2018: l’anno più caldo degli ultimi due secoli
Un anno da record. Tale si conferma il 2018. Il motivo ce lo spiega il nostro meteorologo Simone Abelli attraverso i dati statistici più aggiornati. “Con la conclusione di dicembre è emerso un dato particolarmente significativo che è senza dubbio la definitiva conferma del primato del 2018 come anno più caldo della serie storica– afferma l’esperto-. Questo non solo nell’ambito del nostro archivio, che copre gli ultimi 60 anni, ma addirittura degli ultimi due secoli, più esattamente dal 1800, come scaturisce dall’analisi delle serie storiche secolari del ISAC-CNR. Con la notevole anomalia pari a +1.1°C rispetto alla media del trentennio 1981-2010, il 2018 supera il già caldissimo 2015 che, con uno scarto di +1°C, scende al secondo posto”. L’anomalia maggiore si è registrata al Nord-Ovest, con una temperatura superiore di ben 1,4°C rispetto alla norma. Anno caldo anche al Nord-Est con +1,3°C. Più contenuto lo scarto rispetto alle medie sulle Isole: +0,4°C in Sicilia e +0,8°C in Sardegna.
“Per quel che riguarda le piogge– prosegue Simone Abelli- l’anomalia annuale a livello nazionale è esattamente pari a +11%, mentre con -50% di precipitazioni questo dicembre risulta il 6° dicembre più secco della serie insieme a quello del 2001. Quella di rimanere sotto la media- conclude- è una tendenza degli ultimi anni, nei quali fra l’altro si annoverano i due mesi di dicembre più siccitosi degli ultimi 60 anni (2015 e 2016)”. Prendendo in considerazione le varie aree geografiche, l’anomalia pluviometrica più eclatante si è registrata in Sardegna con +47%. Ha piovuto molto anche in Sicilia (+31%) e, più in generale, in tutto il Sud (+24%).