Quinta ondata di caldo dell’estate: una tra le più intense di sempre
La quinta ondata di caldo dell’estate 2017 sarà ricordata come una delle più intense di sempre in Italia. Dopo un giugno rovente, il secondo più caldo dopo quello del 2003 con un’anomalia di +2,5°C, anche il mese di luglio è stato segnato da due ondate di caldo con valori sopra la norma soprattutto al Centrosud. Ma l’ondata di calore che ha preso il via proprio il primo giorno di agosto ha assunto caratteristiche eccezionali, per estensione, durata e intensità. Cerchiamo di capire il perché.
L’Anticiclone Nordafricano, con il suo carico di aria rovente, dall’entroterra algerino è tornato con prepotenza ad estendersi verso l’Italia arrivando fino ai Balcani. La combinazione tra avvezione di aria calda, suoli secchi per la grave siccità e intensa radiazione solare è stata determinante e le temperature massime sono rapidamente salite intorno ai 40°C già nei primi giorni dell’ondata di caldo, con nuovi record assoluti in diverse regioni.
La Sardegna è stata la prima regione a vedere gli effetti dell’ondata di caldo eccezionale: il 1° agosto Alghero raggiunge 42°C. Caldissima la Val Padana con 38°C a Bologna e le regioni centrali tirreniche con 41°C a Firenze e 39°C a Roma. Nei giorni successivi il caldo si propaga a tutto il Paese e iniziano le “notti tropicali” con forte disagio per le temperature minime, in molte zone superiori ai 25°C. A Reggio Calabria la notte tra il 4 e il 5 agosto sarà ricordata come una delle più calde di sempre. La temperatura minima arriva a 32°C: esattamente il valore medio per la temperatura massima della prima decade di agosto.
Il caldo record si registra anche in quota e lo zero termico si attesta ripetutamente nei primi giorni di agosto attorno ai 5000 metri, con grave sofferenza per i ghiacciai e le nevi perenni soprattutto sul settore alpino centro-orientale.
Molte città italiane hanno raggiunto record assoluti di caldo: è il caso, per esempio, di Alghero (42°C), Ancona (40°C), Bologna (40°C), Ferrara (42°C), Firenze (41°C), Frosinone (43°C), L’Aquila (39°C), Perugia (41°C), Potenza (37°C), Trieste (38°C) , Campobasso (38°C) e Udine che, con 37°C, ha eguagliato il suo record assoluto. Anche Viterbo, con 40°C, ha eguagliato il suo record. Battuto, invece, il record a Forlì, con 43°C. Sempre nel Forlivese, in collina, a quota 500 mt, si sono sfiorati i 41°C per effetto dei venti di Foehn. A Urbino (39°C) battuto il record assoluto. Nuovo primato assoluto anche a Pescara con 41°C.
L’ondata di caldo si è attenuata a partire da lunedì 7 agosto sul settore di Nordovest ed è proseguita nel resto del Paese con valori inchiodati ai 38- 40°C. L’arrivo di aria più fresca di origine atlantica al seguito di una perturbazione sta determinando in modo graduale la fine del caldo record. Sabato 12 agosto l’ondata di caldo cesserà anche nelle estreme regioni meridionali, con un drastico calo fino a 10°C”.