BergamoScienza: il Festival che semina la conoscenza si dedica al clima
È in corso la XVI edizione di BergamoScienza, il festival di divulgazione scientifica che fino a domenica 21 ottobre porterà nel capoluogo lombardo moltissimi eventi gratuiti, dedicati ai più giovani (parteciperanno ben 64 istituti scolastici), ma non solo. In programma, per questa edizione, ci sono 50 conferenze, 114 mostre e laboratori interattivi, 23 spettacoli, film e concerti, per seminare la conoscenza scientifica.
Molti eventi saranno aperti al pubblico e si occuperanno di tanti temi, dalle neuroscienze al clima. È il caso dell’interessante mostra interattiva organizzata quest’anno dal CAI Club Alpino Italiano sezione di Bergamo Cambiamenti climatici: quali scenari per il Pianeta e le nostre montagne? dedicata alle scuole dal lunedì al venerdì, mentre nel fine settimana è visitabile da tutti gli interessati che vogliono capire come i cambiamenti climatici influenzino il mondo in cui viviamo, approfondendo in particolare la situazione delle nostre montagne.
Sempre sullo stesso tema il Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” di Bergamo quest’anno ha proposto la conferenza Il cambiamento climatico in alta quota per approfondire come il riscaldamento globale stia minacciando diverse specie – animali e vegetali – adatte all’ambiente freddo. Un incontro particolare è dedicato allo stambecco alpino ungulato, emblematico delle nostre montagne: attraverso i risultati delle ricerche in corso presso il Parco Nazionale Gran Paradiso, si mettono in luce alcune caratteristiche che rendono questa specie potenzialmente vulnerabile ai cambiamenti climatici.
Il riscaldamento globale è il tema del laboratorio Finale a effetto … serra, organizzato dall’Istituto Maria Immacolata IMIBERG e rivolto alle scuole. I ragazzi dell’istituto guidano i visitatori all’interno di un percorso che illustra il fenomeno dell’effetto serra, indagandone cause e conseguenze. Il laboratorio propone esperimenti interattivi per simulare gli effetti di riscaldamento globale e piogge acide, per rendere bambini e ragazzi sempre più consapevoli dell’importanza di scelte di vita volte al rispetto dell’ambiente.
Nelle 15 edizioni che hanno preceduto quella del 2018, BergamoScienza ha fatto segnare numeri da capogiro: quasi un milione e mezzo di presenze (1.494.517), 28.748 volontari, 332 scuole partecipanti.
Tra le personalità più importanti che hanno finora preso parte a questa bella manifestazione scientifica, spiccano i nomi di ben 25 Premi Nobel, tra cui quello di Rita Levi-Montalcini, ma anche quelli della celebre astrofisica Margherita Hack, del co-fondatore di Wikipedia Jimmy Wales, del campione Alex Zanardi, degli astronauti Luca Parmitano, Samantha Cristoforetti, Umberto Guidoni e Paolo Nespoli.
Il team Meteo Expert – Meteo Expert è andato in visita a BergamoScienza e ha incontrato la Presidente dell’associazione omonima Raffaella Ravasio:
“L’Associazione BergamoScienza è nata 16 anni fa, un po’ per gioco, dall’idea di un gruppo di amici che, discorrendo di filosofia, hanno iniziato a sviluppare il desiderio di fare arrivare il sapere scientifico alla portata del grande pubblico, mettendolo a contatto con importanti personalità del mondo scientifico. Il primo passo è stato quello di rivolgersi principalmente alle scuole, perché appassionare i ragazzi significa coinvolgere anche i loro genitori. Inoltre, da tre anni, grazie alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Bergamo, la nostra Associazione ha la possibilità di utilizzare un edificio, il Bergamo Science Center, che è diventato una vera e propria casa della scienza per la città. In questo luogo chiunque può accedere alla conoscenza: durante tutto l’anno vengono organizzati eventi per le scuole, a partire dalle materne, perché prima si comincia a insegnare la scienza, più si riesce a catturare l’attenzione dei giovani! Sono molti anche gli eventi aperti al pubblico, come mostre, conferenze, proiezioni di film e cineforum scientifici.
Abbiamo dato vita anche a ScienceTV, un canale televisivo via web che offre contributi video di scienziati. I contenuti possono essere aggiornati, approfonditi, discussi e commentati dagli utenti, e gli insegnanti possono scaricare il materiale per portarlo nelle loro classi.
La manifestazione BergamoScienza, invece, ha luogo una volta all’anno e si sviluppa in 15 giorni, iniziando con due giornate che portano laboratori ed eventi anche nelle piazze della città. Per l’ideazione dei laboratori e delle conferenze, vengono istituite commissioni apposite: esiste la commissione scuole, la commissione laboratori, la commissione artistica, la commissione scientifica, che ogni anno decidono quali argomenti approfondire e quali personalità far intervenire. Questo progetto coinvolge diverse istituzioni, tra cui il Comune, la Camera di Commercio e la Banca Popolare, ma anche enti privati. Non dimentichiamo l’importanza del contributo dei volontari, che ogni anno rendono possibile la realizzazione del Festival e sono tantissimi, circa 3 mila, per la maggior parte ragazzi”.
Quali sono i temi principali che vengono affrontati in occasione della manifestazione di BergamoScienza?
“In occasione di BergamoScienza è possibile entrare in contatto con molte aree scientifiche, dalla medicina alla matematica, passando per l’astrofisica e la climatologia. Ma si indaga anche sui legami che uniscono le scienze ad altre materie, come l’arte e la letteratura: le contaminazioni tra diversi saperi sono una grande ricchezza”.
Questo festival ha dato prova di saper raggiungere ogni anno un numero davvero elevato di persone:
“Sì, i nostri principali interlocutori sono studenti e insegnanti: in 16 anni siamo passati da 4 a 65 scuole partecipanti, con un totale di 55 mila studenti coinvolti. Ai ragazzi vengono posti quesiti scientifici, da risolvere in classe con l’aiuto degli insegnanti: nel corso della manifestazione, poi, vengono illustrati i risultati. Adottando questa pratica, negli anni abbiamo visto nascere rapporti e interazioni fra le varie scuole e tra gli studenti di diverse età, con un arricchimento reciproco del bagaglio culturale. Sono davvero tanti, comunque, gli eventi aperti al pubblico, soprattutto nei giorni festivi”.
Quali sono le vostre speranze per il futuro?
“Sono i ragazzi a regalarci le soddisfazioni più grandi e a ricordarci che la qualità del lavoro paga: li vediamo crescere con una maggiore consapevolezza e con passione per la scienza. A questi risultati contribuiscono anche le personalità che intervengono ai nostri eventi: un personaggio scientificamente grande ha capacità maggiori non solo di attirare l’attenzione del pubblico, ma anche di spiegare al meglio la materia di cui si occupa, traducendola e rendendola più accessibile per le persone comuni. Osservando i successi di BergamoScienza è chiaro che le speranze nel futuro vengano dai più giovani. Ed è sempre più evidente quanto valga la pena di investire sulla loro formazione. Seminare l’educazione e il metodo scientifico dà tutto: passione, gioco, entusiasmo”.