Bilancio di metà inverno 2018-2019
All’appello mancano 14 miliardi di metri cubi d’acqua: oltre la metà di quella contenuta nel lago di Como. L’analisi del nostro meteorologo Simone Abelli
Per ora la stagione è caratterizzata da siccità con un quantitativo di pioggia pari a metà rispetto alla norma sull’intero territorio nazionale (mancano circa 14 miliardi di metri cubi di acqua) e da temperature più basse della media con un’anomalia di -0.5°C a causa soprattutto delle irruzioni artiche del mese di gennaio che hanno portato la neve sul versante adriatico fino al Sud, oltre agli abbondanti episodi sui settori alpini di confine.
ANOMALIE INVERNO 2018-2019 (parziale) | ||
TEMPERATURA (°C) | PRECIPITAZIONI | |
ITALIA | -0.5 | -50% |
Nordovest | +0.9 | -72% |
Nordest | -0.3 | -62% |
Centro | -0.8 | -47% |
Sud | -1.5 | -29% |
Sicilia | -1.2 | -40% |
Sardegna | -0.4 | -73% |
Sul Nord il dato sulla siccità risulta molto più marcato (-67%) ossia mancano i due terzi delle precipitazioni, con il deficit leggermente sbilanciato verso le regioni nord-occidentali (-72%). Si inverte, invece, il dato sulle temperature rispetto all’andamento nazionale: al Nord, infatti, ha fatto più caldo rispetto alla norma con un’anomalia media pari a +0.3°C, ma in questo caso con una sostanziale differenza fra Nord-Ovest e Nord-Est. Mentre il Nord-Est si ritrova più in linea con il Centro-Sud con un’anomalia negativa di -0.3°C, al Nord-ovest lo scarto dalla media è stato di quasi 1°C in più. Questa situazione sulle regioni del Nord è scaturita dai frequenti episodi caratterizzati da venti secchi settentrionali (Föhn) che, in maniera più o meno diffusa e marcata hanno interessato le Alpi e la pianura padana, specialmente nel settore di Nord-Ovest. Da inizio stagione si contano circa 20 giorni di Föhn su 45, poco meno della metà del periodo!
L’ultimo evento piovoso rilevante per il Nord è avvenuto fra il 23 e il 25 novembre. In seguito solo pochi sporadici episodi; quindi, in pratica, attualmente è poco più di 50 giorni che non piove in maniera significativa al Nord e, visti gli scenari proposti dai modelli meteorologici, per Nord-Ovest queste condizioni di stress idrico proseguiranno ancora.
Consideriamo tre città campione: Torino, Milano e Venezia. Dal 25 novembre a Milano e Torino si sono avuti rispettivamente 4 e 3 giorni di pioggia che rappresentano il 34% dei giorni piovosi normali; a Venezia solo 2 giorni di pioggia, pari al 18% della norma. In termini di accumuli, a Milano le precipitazioni totali dal 25 novembre ammontano a 15 mm che evidenziano un deficit pari a -82%; a Venezia si sono accumulati 11 mm (deficit pari a -86%); più grave ancora la situazione di Torino con soli 5 mm dal 25 novembre, ossia con un deficit pari a -93%.
Anche la Sardegna sta vivendo un periodo siccitoso cominciato anche in questo caso alla fine di novembre (le ultime precipitazioni rilevanti risalgono al 27/11) con bilancio paragonabile per gravità a quello del Nord-Ovest, più esattamente pari a -73%. Prendendo Cagliari come città campione, dal 27 novembre si sono avuti solo 4 giorni piovosi (il 30% rispetto al numero di giorni normali) per un totale di 14 mm, ossia un deficit pari a -81%.
In evidenza anche l’escursione termica giornaliera (differenza fra temperature minime e temperature massime) che al Nord è stata mediamente 2°C più ampia della norma, fino a quasi 2.5°C al Nord-Ovest, a testimonianza delle prevalenti condizioni di tempo poco perturbato, spesso caratterizzate da cieli sereni che hanno favorito temperature minime sotto la media e massime sopra la media. Anche a livello nazionale l’escursione termica è stata più ampia della media (1.4°C in più), ma evidentemente un po’ più contenuta per via degli sbalzi meno marcati al Centro-Sud.