Febbraio 2018, primo bilancio della storica ondata di gelo
Dopo uno dei mesi di gennaio più caldi di sempre, febbraio 2018 ha mostrato un volto decisamente più invernale. L’ondata di gelo siberiano che ha interessato l’Europa tra la fine di febbraio 2018 e i primi di marzo è ormai alle spalle. Un aiuto per un primo bilancio su questa storica ondata di gelo ci arriva dalle puntuali mappe della NOAA, l’Agenzia federale statunitense che si occupa di meteorologia e di clima, che ci mostrano le anomalie termiche proprio in quel periodo. Anche a occhio nudo si vede bene un predominio del colore blu, indice di una fortissima anomalia negativa per ciò che riguarda le temperature. Le anomalie maggiori, che dunque riguardano le zone del Continente che hanno avuto le temperature più rigide, riguardano il settore centro-settentrionale dell’Europa con temperature tra 5 e 9°C al di sotto della media di riferimento 1971-2000. Forti anomalie di questa breve ma intensa ondata di gelo siberiano caratterizzano anche il nostro Paese. Il gelo, come previsto e come effettivamente accaduto, si è fatto sentire in modo più intenso al Centro-Nord e in modo marginale all’estremo sud e sulla Sicilia. Al Nord i valori sono stati anche di 8/9°C al di sotto delle medie stagionali.
Il mese di febbraio è stato anche molto importante sul fronte della siccità, portando un po’ di sollievo. Le 9 perturbazioni arrivate sul nostro Paese hanno portato abbondanti precipitazioni, finalmente anche nelle zone che hanno sofferto il gravissimo deficit idrico che ha segnato in modo drammatico l’ultimo anno.