Maltempo anticiclonico: caldo eccezionale e niente pioggia
Prolungate fasi di caldo eccezionale e la quasi totale assenza di piogge stanno mettendo in ginocchio l’agricoltura: continua l’emergenza siccità in Italia con alto rischio di incendi.
Sole e caldo. Per il turismo l’estate 2017 non poteva iniziare meglio di così, ma queste prolungate fasi di caldo eccezionale e la quasi totale assenza di piogge pesano (e non poco) sull’ambiente e sull’agricoltura. Si tratta di un “maltempo anticiclonico” che aggrava la condizione di siccità cronica e aumenta il pericolo di incendi anche in Italia.
La situazione è critica in molte regioni: dopo l’Emilia Romagna, anche la Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza regionale per la siccità. La situazione si è aggravata mese dopo mese: già nei mesi invernali abbiamo assistito ad una carenza di piogge, specie al Nord. A livello nazionale, infatti, questo inverno c’è stata una prevalenza di condizioni siccitose (-26% della pioggia rispetto alla media) in cui spiccava il Nord-Ovest con meno della metà delle precipitazioni normali, a causa di condizioni ostinatamente sfavorevoli alle piogge in dicembre e gennaio.
La pioggia manca da questo inverno e scarseggia in ogni angolo del nostro Paese. Mese dopo mese, da Nord a Sud, da febbraio l’anomalia pluviometrica è stata sempre negativa: a marzo -50%, ad aprile -44% e a maggio -34%. Ed è così che, come evidenziano i dati del Cnr, questa primavera in Italia è stata la 3° più secca di sempre con una anomalia complessiva di -48% delle piogge a livello nazionale rispetto al periodo 1971-2000, e la 2° più calda con una anomalia di +1.91°C. Un quadro che, a pochi giorni dall’inizio dell’estate astronomica, non promette nulla di buono.
E, come se non bastasse, la situazione è destinata a peggiorare: giugno sembra concludersi con una nuova e, se possibile, ancora più intensa ondata di calore. I tassi di umidità saranno in graduale aumento e, verso la fine di questa settimana, facilmente raggiungeremo picchi di 37- 38°C all’ombra con temperature percepite intorno ai 40°C. A complicare le cose non si prevedono ricambi d’aria o piogge significative almeno fino all’inizio della prossima settimana.
Siccità: la situazione è critica in molte regioni
Nel Lazio mancano le risorse idriche in vista della stagione estiva: è scattata infatti l’allerta rossa con erogazione a singhiozzo in 72 città della provincia di Roma. Anche in Sardegna, in Gallura, le risorse idriche sono razionalizzate tra gli agricoltori con turni divisi per zona.
L’Arpa Lombardia, attraverso il bollettino delle riserve idriche, comunica che la portata dei laghi di Como, Idro, Garda e Iseo è sotto del -23.4% e il manto nevoso del -36.7% rispetto alla media tra gli anni 2006-2015. Anche in Piemonte nel mese di maggio è caduto il -16% della pioggia rispetto al periodo 1961-1990, con un grado di siccità (indice SPI) da lieve a moderato sulle zone più a sud della regione.
In Toscana, dove tra gennaio e aprile 2017 le precipitazioni sono state tra le più basse anche rispetto allo stesso periodo di altri anni colpiti da gravi siccità, è scattata l’emergenza regionale per mitigare gli effetti della carenza idrica. Qui infatti le precipitazioni del mese di maggio, analizzate dal settore idrologico della Regione, si aggirano intorno ai 50 mm (accumuli medi) con un deficit di pioggia, rispetto ai valori di Maggio del precedente trentennio, sulla quasi totalità del territorio regionale. L’indice SPI (indicatore statistico che misura il deficit o l’eccesso di precipitazione in un dato intervallo di tempo rispetto alla precipitazione normale di lungo termine), mostra valori di “siccità moderata” su ampie zone della regione, in particolare nelle porzioni centro-meridionali.
In Emilia Romagna mancano 5 milioni di metri cubi d’acqua utilizzabile contro i 18 del 2016. Dall’analisi dell’Arpa regionale Maggio ha avuto piogge complessivamente prossime alla norma (calcolata tra il 2001 e il 2015), lievemente superiori nella pianura bolognese ma ancora inferiori nella aree occidentali (sui rilievi -25% rispetto alle attese), quelle maggiormente penalizzate dai deficit idrici degli 8 mesi precedenti. Il bilancio idroclimatico del mese, climaticamente già negativo per circa 60-80 mm in pianura, ha avuto quest’anno ulteriori 20-40 mm di deficit nelle aree occidentali e sui rilievi della Romagna. La situazione delle risorse idriche dei terreni rispetto alla norma resta nel complesso grave o gravissima nelle aree occidentali, di gravità più moderata verso le aree orientali.