Perché la Corrente del Golfo si sta indebolendo?
La corrente del Golfo è una corrente oceanica che si trova nell’Oceano Atlantico Settentrionale ed è di vitale importanza per la regolazione del clima. Gli studiosi hanno scoperto che la sua intensità è calata in modo preoccupante: abbiamo chiesto ai meteorologi Simone Abelli e Flavio Galbiati di spiegarci quali sono le cause di questo fenomeno e quali potranno essere, in futuro, le sue conseguenze.
La Corrente del Golfo nasce nel golfo del Messico e trasporta acqua superficiale calda, salata e leggera, dai Tropici in direzione nord-est, verso l’Atlantico settentrionale. Questa acqua calda, spostandosi nell’oceano, rilascia man mano calore nell’atmosfera fino a quando non raggiunge le latitudini polari, dove si raffredda. L’acqua calda superficiale, una volta diventata fredda e ancora più salata, si inabissa e torna indietro verso sud, in un ciclo continuo. Questo sistema di correnti rappresenta un meccanismo di termoregolazione fondamentale per l’Europa e il Nord America, e in particolare per la regolazione del clima nei Paesi europei che si affacciano sull’Oceano Atlantico.
Cosa sta succedendo? Da diversi anni gli studiosi avevano notato che l’intensità della corrente del Golfo stesse diminuendo, ma non era del tutto chiara l’entità di questo fenomeno. L’allarme è stato lanciato da due nuovi studi (coordinati da David Thornalley del University College London e da Levke Caesar, del Potsdam Institute for Climate Impact Research) che sono stati pubblicati su Nature. Analizzando i sedimenti marini i ricercatori hanno scoperto che la Corrente del Golfo non è mai stata così debole negli ultimi 1.600 anni e che dalla metà del XX secolo si è registrato un declino del 15%.
Quali sono le cause di questo fenomeno?
Risponde il meteorologo Simone Abelli:
L’indebolirsi della Corrente del Golfo sembra essere una diretta conseguenze del riscaldamento globale che, contribuendo a fondere rapidamente i ghiacci artici, in particolare quelli della Groenlandia, determina l’immissione nel Nord Atlantico di acqua dolce e fredda che sposta più a sud il punto di inabissamento della Corrente del Golfo. Questa frenata della corrente non permette al calore da essa trasportato di raggiungere le alte latitudini, in particolare i Paesi nord-europei che s’affacciano sull’Atlantico i quali, di conseguenza, dovrebbero sperimentare un raffreddamento del clima.
L’indebolirsi della Corrente del Golfo avrà effetti visibili nei prossimi anni? E quali conseguenze potrà avere nei secoli?
Ci risponde il meteorologo Flavio Galbiati:
Innanzitutto bisogna chiarire che non si tratta di fenomeni che potrebbero avere conseguenze a breve termine: l’interruzione della corrente del Golfo è un evento che, se accedesse, si potrebbe verificare soltanto nei prossimi secoli. E l’ipotesi che dall’attuale indebolimento della corrente del Golfo si arrivi alla sua interruzione dipende da come procederà nei prossimi decenni il trend del riscaldamento globale.
Gli scenari peggiori, quelli che non prevedono interventi di mitigazione delle emissioni di gas serra, con di conseguenza elevati ritmi di crescita della temperatura globale, indicano la possibilità che questo evento si verifichi. Ma a quel punto si tratterebbe solo di una delle catastrofi climatiche che dovremo affrontare!
Molti esperti però ci avvertono di quanto sia complesso comprendere e modellizzare i meccanismi coinvolti in questi fenomeni; in particolare andrà valutato quanto l’eventuale raffreddamento che subirebbero le zone dove ora agisce la corrente del Golfo sarà controbilanciato dall’azione del global warming, che sappiamo essere amplificato proprio nelle zone artiche e polari.
Inoltre, un recente studio ha identificato una correlazione esistente tra le basse temperature nell’area del Nord Atlantico e le ondate di caldo in Europa. Questo significa che se la diminuzione del trasporto di calore verso il Nord Atlantico non fosse tale da raffreddare direttamente anche le vicine aree continentali, ma sufficiente però ad influenzare la distribuzione della pressione atmosferica, si avrebbe come conseguenza un’intensificazione del flusso meridionale di aria calda verso l’Europa, con un aumento delle ondate di caldo.
Le conseguenze dell’indebolimento osservato della Corrente del Golfo, quindi, sono ad oggi tutt’altro che ben definite e dovranno essere oggetto di studi più approfonditi. In ogni caso, anche questi recenti risultati devono spronarci ad agire con maggiore decisione e rapidità nel contrastare il cambiamento climatico in atto.