L’ECMWF si trasferisce a Bologna
È arrivato l’annuncio ufficiale: il nuovo Centro Meteo Europeo si trasferisce dal 2019 a Bologna. Si tratta del Centro di Calcolo del Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) e avrà a disposizione inizialmente uno spazio di 9 mila metri quadri, per poi ampliare la struttura con altri 6 mila metri quadri destinati alle attività di ricerca correlate. Il Centro Meteo Europeo è una organizzazione intergovernativa sostenuta dagli stati membri della Comunità Europea. In questi mesi il consiglio ha dovuto decidere quale sede scegliere tra le città candidate, alla ricerca della soluzione migliore per ricollocare il proprio centro di calcolo. Le altre città in lizza oltre a Bologna erano Exeter (UK), Slough (UK), Lussemburgo, Espoo (Finlandia), Akureyri (Islanda), oltre all’ipotesi di mantenere il Centro di Calcolo nell’attuale sede, a Reading, dove attualmente sono occupate circa 300 persone di oltre 30 nazionalità.
Il pensiero del Meteo Expert lo esprime la meteorologa Serena Giacomin, laureatasi in Fisica dell’Atmosfera proprio all’Università di Bologna: “Avere il Centro di Calcolo del Centro Meteo Europeo a Bologna significa aumentare le opportunità nel campo meteorologico in Italia, in una regione che ha già dimostrato di essere all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Questo risultato è la dimostrazione di come l’Italia e gli italiani possono emergere non solo grazie alla grande preparazione teorica nel campo della Fisica dell’Atmosfera e della Meteorologia ma anche grazie a determinazione e senso pratico”.
Grande soddisfazione per il risultato è stata espressa dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti: “È un grande orgoglio per il nostro Paese aver ottenuto un risultato tanto prestigioso. Già considerata nel marzo scorso come la migliore sul tavolo dai 22 Paesi, oggi la scelta di Bologna diventa finalmente un dato acquisito e ci pone ancor di più al centro della sfida climatica europea. Nuovi supercomputer di altissima tecnologia saranno collocati nell’area del Tecnopolo, permettendo di incrementare il fondamentale lavoro del Centro Meteorologico Europeo: ciò grazie anche alla grande vocazione scientifica e nei big data che il capoluogo dell’Emilia Romagna ha saputo costruirsi nel tempo. Oggi Bologna diventerà un nuovo fondamentale avamposto nella conoscenza dei fenomeni climatici, una conoscenza che genera sviluppo economico, progresso scientifico, sostenibilità ambientale e sicurezza per i cittadini e le imprese”.