Festival della Meteorologia 2021: a Rovereto la settima edizione, tra scienza e arte
Nel 2021 il Festival della Meteorologia torna in presenza: il Festival prenderà inizio mercoledì 17 con un evento didattico a distanza, per poi proseguire in presenza tra il 18 e il 20 novembre, con eventi, incontri, attività didattiche, laboratori, mostre e concerti. Il Festival della Meteorologia di Rovereto quest’anno si svolgerà attorno a tre sedi: il Teatro comunale Riccardo Zandonai, il Palazzetto dello Sport e la Sede della Fondazione Museo Civico di Rovereto.
La settima edizione del Festival è la connessione della Meteorologia con le più diverse forme d’arte. Il tempo da sempre è fonte d’ispirazione per le arti figurative, la musica e la letteratura. La stessa comunicazione della meteorologia, in tutte le sue forme, spesso richiede competenze e doti artistiche. Il fecondo legame tra queste due dimensioni – scientifica e artistica – della meteorologia sarà quindi il filo conduttore degli eventi.
Si tratta di un’esperienza unica, a livello nazionale, che presenta la meteorologia in modo accessibile a tutte e tutti, mantenendo al tempo stesso il necessario rigore scientifico. Il Festival è aperto a tutti ed è una occasione d’incontro per tutti i diversi protagonisti del settore, dai servizi meteorologici, ai professionisti, alle imprese, al mondo della ricerca, all’università, alla scuola, al mondo delle associazioni meteo-amatoriali.
All’interno del Festival della Meteorologia, come ogni anno, terremo una lezione dedicata agli studenti con il nostro esperto, Daniele Izzo, meteorologo di MeteoExpert e autore di IconaClima. Grazie al supporto di video e di attività pratiche gli studenti potranno comprendere i processi alla base della professione del meteorologo, esercitando le loro conoscenze di fisica. Un incontro informale ad alto contenuto sperimentale.
La crisi climatica a mio avviso costituisce la più grave e complessa sfida che oggi l’umanità deve affrontare – afferma il meteorologo – , per la vastità delle sue conseguenze e delle sue implicazioni per l’intera società. La divulgazione di una corretta informazione scientifica del problema diventa, quindi, un requisito essenziale per affrontare questa emergenza.
Un altro aspetto essenziale è che tutti siano coinvolti, in primis i più giovani, che dovranno fare i conti con gli effetti più gravi della crisi climatica e saranno chiamati a fare proprio uno stile di vita sostenibile, improntato alla transizione ecologica. Per aiutarli ad affrontare e vincere questa sfida, è necessario insegnare loro a comprendere correttamente la questione climatica. Le soluzioni ai problemi ambientali non possono che nascere dalla consapevolezza delle nuove generazioni.
Per una generazione che dovrà affrontare i pericoli del cambiamento climatico e le minacce di fenomeni meteorologici sempre più estremi, è importante che le scuole diano più spazio anche alla meteorologia. La comprensione dei fenomeni atmosferici e l’interpretazione corretta delle previsioni del tempo sono aspetti che ritengo debbano entrare nelle scuole con maggior convinzione. Le previsioni meteo fanno ormai parte della nostra quotidianità, ci condizionano in numerose scelte organizzative (come andare al lavoro, come vestirsi, se e quando organizzare una gita fuori porta, se rimandare una festa all’aperto, ecc). Ma l’aspetto più importante è relativo alla sicurezza: dobbiamo far crescere gli adulti del futuro con la consapevolezza dell’utilità della meteorologia nell’ambito della protezione civile. La conoscenza delle norme di auto-protezione in caso di eventi meteo intensi previene danni a cose e riduce la perdita di vite umane.
Per chi non riuscisse a partecipare in presenza è possibile seguire tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube del Festivalmeteorologia. Qui tutte le informazioni e il programma completo.